La sera del 14 marzo 2018, a Rio de Janeiro, venivano assassinatə Marielle Franco, politica e attivista per i diritti umani, e il suo autista Anderson Gomes.
Sono trascorsi sei anni da quel brutale omicidio politico.
Donna e politica straordinaria, Marielle Franco rappresentava un punto di riferimento per chi credeva nella possibilità e nella necessità di un mondo più giusto.
Lei, femminista, nera, appartenente alla comunità LGBTQIA+ , era la voce degli oppressi e dei discriminati, di chi come lei era nato e cresciuto nelle favelas.
Una voce contro la brutalità poliziesca, le ingiustizie e i soprusi all’interno di istituzioni spesso inaccessibili.
Ogni 14 marzo ricordiamo il suo esempio, il suo coraggio e continuiamo a chiedere che giustizia sia fatta.
Chi ha ordinato l’omicidio di Marielle Franco e perché?
Lo facciamo con la consapevolezza che, come ricordato in questi giorni dalla sorella Anielle Franco attuale ministra per l’Uguaglianza etnica del governo brasiliano, l’eredità lasciata da Marielle non ha fatto che crescere e diffondersi in questi anni.
Sei anni dopo Marielle vive nelle lotte e nelle vite di chi oggi più che mai continua a ispirare.